Il leasing è una locazione finanziaria che rientra nel diritto italiano tra le formule dei nuovi contratti. Dall’inglese lease (affittare) prevede l’esistenza di un locatore rappresentato dalla società finanziaria che concede al cliente, chiamato nel contratto utilizzatore, l’uso di beni immobili o mobili funzionali alla propria attività imprenditoriale. La società di leasing accorda l’utilizzo del bene richiesto dietro versamento di un canone per un periodo di tempo stabilito generalmente non inferiore ai 24 mesi.
Il meccanismo del leasing: un noleggio con possibilità di riscatto
Per realizzare un contratto di leasing è necessaria la presenza di tre soggetti: l’utilizzatore sceglierà il bene da un fornitore e la società finanziaria lo acquisterà per cederlo in leasing al cliente. In questo modo la società si configura come intermediaria fra cliente e fornitore, oltre ad essere la legittima proprietaria del bene acquistato.
Presupposto fondamentale perché il contratto possa esistere è il possesso di una Partita IVA, quindi solo un’azienda o anche un libero professionista può sottoscrivere un contratto in leasing, perché i beni noleggiati devono sempre e comunque essere strumentali alla propria attività professionale.
Se la società di leasing si impegna ad acquistare per l’utilizzatore il bene mobile o immobile prescelto ad un prezzo IVA inclusa, e ad offrire al suo cliente accessori e servizi aggiuntivi, l’utilizzatore dal canto suo è tenuto a versare con puntualità i canoni dovuti.
L’utilizzatore si troverà solitamente a pagare alla stipula del contratto una maxirata calcolata in percentuale rispetto al valore complessivo del bene, e delle quote di canone fisso. Al termine del contratto di leasing, che per i beni mobili ha una durata minima di 24 mesi per i liberi professionisti mentre per le aziende è pari ai 2/3 dell’intervallo di tempo necessario all’ammortamento, l’utilizzatore potrà decidere se restituire il bene o riscattarlo, versando un corrispettivo minimo, solitamente l’1% del valore iniziale dell’oggetto.
I beni immobili possono essere ottenuti in leasing solo dalle imprese a mezzo di un contratto di durata minima di 11 – 18 anni.
Tipologie di leasing
Quattro le principali modalità di contratto in leasing:
Leasing Finanziario
E’ la formula in leasing più conosciuta e utilizzata; è detto finanziario perché è riconducibile ad un finanziamento che la società di leasing fa all’utilizzatore.
Leasing Operativo
In questa formula il produttore ed il concedente coincidono e noleggiando un bene solitamente ne forniscono anche manutenzione ed assistenza. Proprio in virtù di questo, il costo del canone è più elevato e non è previsto il riscatto.
Sale and Lease Back
Qui sono il fornitore e l’utilizzatore a coincidere: un’azienda venderà il bene ad una compagnia finanziaria per poi prenderlo in leasing come bene strumentale; a fine contratto riscatterà il bene ad una percentuale minima.
Leasing Azionario
Il leasing azionario coinvolge le S.P.A. che vendono pacchetti azionari alle società finanziarie. Le compagnie finanziarie possono cedere in leasing ad altre aziende le azioni, e queste ultime le possederanno per un periodo di tempo, trascorso il quale potranno decidere se riscattarle o meno.